mercoledì 24 ottobre 2012

Ladri si nasce.

Ho in mente un'immagine fissa da una settimana a questa parte, ogni volta che apro gli occhi alle prime luci dell'alba e Neville mi dorme a fianco. Lui non sa che sono sempre io a svegliarmi prima di lui, perchè dopo un po' torno a voltarmi su un fianco e mi riaddormento, solo per poter approfittare delle sue attenzioni nel risvegliarmi.
Brutto litigio anche stasera. Inizio a pensare che non siamo davvero capaci di fare altro e che prima o poi si stancherà... di me, dei miei capricci, del mio egoismo senza confini. 

"Ci sposiamo, Neville?"

Avrei dovuto aspettarmi un no. Avrei dovuto riflettere, magari attendere, e invece mi sono lasciata trasportare, come al solito. E sull'onda di questa disarmante sincerità mi sono spogliata, ancora una volta, delle mie difese.

Ho in mente un'immagine fissa da una settimana a questa parte, ogni volta che apro gli occhi alle prime luci dell'alba e trovo gli occhi di Neville puntati addosso e quel bel sorriso -di cui tengo a sottolineare l'esclusività- ad illuminare il suo viso. Lui non sa che ero già sveglia da qualche ora, ma che ho mentito e ho atteso, placidamente, con pigrizia, che quegli occhi neri, ignari, si posassero su di me.
L'ultimo ricordo che ho è il mio corpo disteso, nudo, immerso in una pozza di sangue che quasi lo bagna per intero. I polsi sono stati recisi con perizia, perchè del sangue sgorgasse, ma non mi uccidesse. Tutto era stato studiato e pianificato con parsimonia, perchè soffrissi e lo facessi soffrire.

"Ti amo, stupida."

Mi aspettavo un ripensamento, e invece lui mi ha solo ribadito un concetto che tendo a dare troppo per scontato, con la semplicità di un ragazzino. E sull'onda di questa disarmante sincerità mi sono spogliata, ancora una volta, delle mie difese.

Sono una pessima persona, lo so... ma d'altronde cosa ci si potrebbe aspettare dall'Head di Hall Point?
Quelli che mi hanno preceduta non erano da meno, ma forse io in quanto a cattiveria riesco a vincerli di gran lunga, perchè voglio tutto quello che posso avere. E quando ho finito con quello, passo ad altro.
Divorerò il 'Verse intero finchè non ci sarà più niente da perdere, nè da guadagnare.

Ho in mente un'immagine fissa da una settimana a questa parte, ogni volta che apro gli occhi alle prime luci dell'alba e non c'è Neville accanto a me, a carezzarmi la testa mentre fingo di dormire. Lui non sa che sono già in piedi, che ho infilato la divisa, gli stivali, la cintura. Ho riposto la pistola nella sua fondina, ho fumato una sigaretta e sono corsa fuori, a fare il mio lavoro. Il mio lavoro sporco.
Bill Blackbourne è in piedi difronte a me, su un' impalcatura dello spazioporto, allestita giusto per la fiera. Mi soppesa, mi scruta, mi sorride in quel modo irritante. Ho appena saputo che mi affiancherà in questa faccenda e io ribollo di rabbia. Gli confido che vorrei ucciderlo, lui fa altrettanto.

"Sei giovane, Electra Williams... hai molto da imparare dal vento e se vorrai, io potrò insegnarti."

Mi sarei aspettata una vittoria facile, e invece il vecchio picchia duro. Ammetto che avrei desiderato ardentemente di morire, piuttosto che sopravvivere col peso del secondo fallimento sulle spalle, ma sono ancora qui. Ho lavato via le mie ferite: Brent, Amelie, Zoya... Mughain. Dèi, se mi manca Mughain...
Ancora una volta preferisco soffrire. Dibattermi. Combattere.
Voglio vincere. Voglio vincerlo e poi lasciare che mi insegni tutto quello che sa, solo per sputare in faccia al suo orgoglio e potergli rubare tutto ciò che possiede.

Perchè sono fatta così. Ladri si nasce. Ladri si muore.