domenica 13 maggio 2012

Love and crap like that ...

"Ti va di parlarmi un po' di te? Di quello che provi... della tua storia... insomma, di quello che ti ha resto l'Electra che sei." 

Mi ha spiazzato.
Ormai mi apro al mondo con una facilità che mi fa quasi spavento.
Incontrare Mughain è stato il solito scossone... lei mi fa essere tutto ciò che con perizia provo a sotterrare dentro di me ogni giorno, a sopprimere, ad umiliare dentro un cantuccio. Lei mi fa sentire immatura e stupida come una ragazzina, a volte. Mi fa sentire vulnerabile. E' una sorella maggiore, ma... ma è più di questo.
Non potevo credere ai miei occhi quando le sue labbra si sono posate sulle mie... per un attimo la terra ha tremato sotto i miei piedi e per la prima volta ho avuto davvero paura che tutto crollasse definitivamente.  Raccolgo ancora i cocci sparsi dell'imbarazzo che ho provato in quel momento. La mia maschera ha ceduto in un attimo e lei ha capito immediatamente l'abisso che mi separa dall'essere la donna di mondo che tanto mi ostino a voler apparire. E ho riso, quando mi ha urlato contro che avrei dovuto farmi una sana scopata. Io parlavo d'amore, lei di scopate. Buffo.
"Pura", mi ha definito.
Come si fa a definire "pura" una persona che non ha fatto altro che scavarsi un posto in questa società lasciando scie di sangue e morte dietro di se?
La verità è che di puro ormai m'è rimasto ben poco.
Ho messo a tacere la coscienza ormai troppo tempo fa.
La odio, per certi versi, perchè lei riesce a spogliarmi.
Quel bacio, le sue labbra... desiderio. Un calore nuovo mi scalda il petto non appena chiudo gli occhi.
Sento la testa esplodere di pensieri e il cuore non batteva così forte dall'ultima volta che ho fatto a pugni con Ratliff... ma decisamente non per la stessa causa.

Dio... vorrei che la smettesse di battere così forte.

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