sabato 8 giugno 2013

Noi bambine non abbiamo scelta.

Ci sono dei momenti nella nostra vita in cui ci troviamo ad un bivio. 

Impauriti, confusi, senza una meta. 
Le scelte che facciamo in questi momenti possono segnare il resto della nostra vita. 
É certo che quando si è di fronte all'ignoto, la maggior parte di noi preferisce far retromarcia e tornare indietro. Ma occasionalmente, le persone ti fanno pressione per qualcosa di meglio. Qualcosa aldilà del dolore di dover continuare da soli. 
E aldilà del valore e del coraggio che ci porta a far entrare qualcuno. 
O di dare un’altra possibilità a qualcuno. 
Qualcosa aldilà della calma persistenza di un Sogno.

Perché è solo quando ti metti alla prova…che scopri chi sei veramente. 
Ed è solo quando ti metti alla prova che scopri chi puoi essere. 

La persona che vuoi essere, esiste. 
Da qualche parte sull'altro lato del duro lavoro, della fede, credenza…ed oltre l’angoscia e la paura di quello che ci aspetta più avanti.

Ho appena finito di scopare con l'Angelo. Lui dorme, io mi crogiolo tra le coperte.
A dire il vero non so se stessimo scopando o divorandoci a vicenda.
Non so se questo può chiamarsi amore e non voglio chiedermelo, ma so che c'è, e che forse è una delle cose che ho sentito addosso più vicine all'amore, che io abbia mai provato.
No, non lo amo. No. E' chiaro. Ma finalmente amo me stessa e posso essere libera di amare, di amare veramente, qualora trovassi qualcuno degno della stessa considerazione che ho di me.
Ne seguo il profilo regolare. Il naso appuntito, le labbra rosse affollate di barba bionda.
Appare quasi sereno mentre riposa coi miei graffi sulla faccia e la mia cicatrice, il mio personalissimo marchio sulla pelle.
Stranamente, non è a lui che sto pensando.
Ripenso ad un incontro. Sam Hale. Moloko Cortes.

Penso alle scelte che mi hanno portata qui. Su questo letto.Tra queste mura in acciaio.
Penso ai percorsi intricati dell'esistenza umana. Penso alle strade a cui ho rinunciato, che avrei potuto intraprendere e che non ho preso, per scelta mia o per scelta di qualcun'altro.

E se...
Indosso il Browncoat di mio padre. Le sue iniziali incise all'interno del colletto, in eleganti caratteri corsivi "P.W.". Patrick Williams. The Red Plague. Gloriosa morte. Caporale tra le file dell'esercito Indipendentista alla difesa di Boros. Boros, 15-Novembre-2455/ Boros, 21-Dicembre-2479. Una vita relativamente lunga, la sua. Una vita nel sangue.
Porto con fierezza le sue iniziali addosso. Il Browncoat è un po' lasco sulle mie forme smagrite, ma lascio che Johanne ne accorci gli orli. Sorrido. Mi sorridono gli occhi. Johanne è viva e mi prende le misure. Il suo ago è preciso come quello di un chirurgo ed è una splendida donna, bionda, due occhi blu da ammaliare il cuore di qualsiasi uomo. Emile non è stato così fortunato. Morto prendendosi una pallottola al posto mio, durante l'ennesimo attacco terroristico nel Core, New London. Giornata dell'Unificazione, due anni fa. E' per lui che sudo e lecco le mie ferite adesso. E' per lui che sto lottando, con questo cappotto sulle spalle. Il mio fucile ha strappato vite come l'ago di Johanne che si accanisce sulle cuciture degli orli malfermi, usurati dal tempo. Sono morti per una buona Causa, mi dico. Sono morti per l'Indipendenza, mi dico. Morti necessari, mi dico. Una serie di cicatrici mi deturpano le braccia. I miei occhi non hanno più alcuna luce. Io sono Guerra, per la Guerra, con la Guerra. E non avrò mai pace fin quando l'ultimo fottuto di culo blu non avrà pianto e strisciato come un verme invocando la resa, restituendoci la nostra terra, restituendoci... no. La vita di mio padre, la vita di Emile. Quella non avrebbero potuto restituircela, ma avrebbero potuto pagare. Ho un'ideale. Ho fede nel mio ideale e lo perseguirò fino in fondo. Sono forte, ma sono sola. Terribilmente sola con le mie angosce e le mie paure. Mi tremano le mani. Johanne mi stringe il browncoat attorno alla vita e accorcia le maniche.
-Sei bellissima.- me lo sussurra all'orecchio con orgoglio. Con l'orgoglio di una madre che dentro muore un po' alla volta. Perchè sa. Sa che questa potrebbe essere l'ultima battaglia.
-No. Tu sei bellissima, Joh. Io sono solo Odio. E l'Odio non è bello in nessuna delle sue forme.-


E se...
-Caporale Williams, in posizione d'artiglieria. Fuoco a massima potenza. Li voglio vedere esplodere quei Terroristi di merda. Terroristi di merda. Assassini.
-Agli ordini, Ammiraglio Wolfe. Sono in posizione.
-Fuoco.
-Lockaggio effettuato.Fuoco.
La mia divisa blu ha le scintille. Non sono niente senza questa divisa, ma con la divisa sono qualcosa, sono qualcuno. Combatto per qualcosa, combatto per qualcuno. Mi hanno strappato via la casa, mi hanno portato via mio padre, i miei amici, tutto. Sono morti perchè non credevano in un ideale di purezza. Sono morti per la loro infame testardaggine. Sono morti perchè rifiutavano l'avanguardia, l'Unificazione che ci avrebbe resi uomini liberi, uomini migliori, uomini liberi dalla criminalità che ci opprimeva e ci opprime ancora. Boros. Un Pianeta nel fango. Un Pianeta morto sotto la legge del più forte.
Ora IO sono il più forte.L'esplosione del Brigade Indipendentista è un faro nella notte. Un fuoco d'artificio nello Spazio. Illumina tutto. I miei occhi bruciano. Ardo come quelle macerie.
-Il nemico è stato eliminato, Ammiraglio Wolfe. Un altro successo per la nostra Causa.
-Ottimo lavoro, Caporale. Ottimo lavoro.
Nell'armadio ho conservato il Browncoat di mio padre. E' ancora vecchio come lui me l'ha lasciato. Impolverato come lui me l'ha lasciato. Sorrido. I miei occhi sorridono. La mia divisa blu è appesa accanto a quel Browncoat, per ricordarmi sempre cosa ero e cosa sono diventata. Per ricordarmi sempre quale sangue filtra nelle mie vene. Per ricordarmi sempre cosa potevo essere e cosa ho scelto di non essere.
Eppure... eppure... Johanne mi guarda con occhi tristi da quella foto appesa alla parete. Johanne mi guarda e ne sento il peso addosso come un macigno. Quegli occhi blu che bruciano. Quegli occhi blu distrutti dallo stesso blu che porto addosso. Il cielo e il Mare. Il dolore. Piango nel buio. Il ricordo di lei mi distrugge. Sono sola, adesso.
Nessuno mi sussurra più all'orecchio che sono bellissima.
Sono solo Odio... e l'Odio non è bello in nessuna delle sue forme.


Senza accorgermene, sto già dormendo.
Accanto a me, dorme anche l'Angelo, tra queste mura grige.
Riposa bene, Electra Williams. Riposa bene.
Domani è un altro giorno di lavoro come tanti. 
Non hai nemici da distruggere, a parte te stessa.




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